17 novembre 2024 – Punta Pineda e i borghi dei Tramonti
Domenica 17 novembre | Parco Nazionale delle Cinque Terre
Un percorso strabiliante tra vigneti, ulivi, monasteri, boschi, piscine naturali e un’infinità di panorami mozzafiato a picco sul mare che possiede la medesima bellezza delle Cinque Terre, senza l’affollamento che le contraddistingue.
Partendo dalla stazione di Riomaggiore, l’ultima delle Cinque Terre per chi arriva da Genova, ci addentriamo nel pittoresco borgo, seguendo la strada in salita fino all’inizio del sentiero noto come “La Via Grande”, che ci condurrà al Santuario di Montenero. Questo antico percorso, un tempo utilizzato dagli abitanti durante le processioni dedicate alla Madonna, è costellato da 13 edicole votive che ci accompagnano lungo la via. Fin dai primi passi, ci immergiamo nell’atmosfera rurale tipica delle Cinque Terre: vecchie mulattiere, muretti a secco, terrazzamenti ricchi di ulivi e vigneti, il tutto circondato dalla macchia mediterranea e punteggiato da sporadiche case contadine.
Il sentiero sale dolcemente, iniziando a svelarci il primo dei tanti panorami mozzafiato: Riomaggiore, incorniciato da Punta Mesco e dalle Cinque Terre. Dopo circa 2,5 km, raggiungiamo il Santuario Nostra Signora di Montenero, arroccato a 340 metri di altitudine, le cui origini risalgono al VII secolo. Da qui, la vista è impareggiabile: Portovenere, l’isola del Tino e Punta Mesco si dispiegano davanti a noi come un quadro naturale.
Riprendiamo il cammino in salita verso il Colle del Telegrafo, un passo tra le alture sopra Biassa, così chiamato per la presenza, all’inizio del 1800, di una stazione di telegrafo ottico. Da qui iniziamo ad affrontiamo la discesa verso Punta Pineda, il tratto più impegnativo dell’escursione, caratterizzato da sentieri esposti e stretti tra rocce e piante. Questo percorso impervio, però, ci ricompensa con le splendide piscine naturali di Punta Pineda, un luogo incantato e tra i più suggestivi della regione, anticamente utilizzato per estrarre il sale.
Tornando sul sentiero principale, ci dirigiamo verso la vecchia strada provinciale del 1500, che un tempo collegava Portovenere a Riomaggiore. Attraversiamo tratti dissestati e invasi dalla vegetazione, ma la vista del mare infinito ci accompagna e ci ristora. Raggiungiamo Fossola, un piccolo borgo sospeso sul mare, immerso in una pace quasi irreale, per poi proseguire verso Monesteroli. Qui, l’iconica scalinata di oltre 1100 gradini scende vertiginosamente verso il mare, regalandoci una veduta unica dei tetti rossi del borgo.
Infine, attraversiamo il sentiero che ci porta alla fontana di Nozzano, prima di imboccare la strada per Schiara, il più grande dei borghi dei Tramonti. La nostra avventura termina risalendo tra le case di Schiara, per poi raggiungere il suggestivo borgo di Campiglia, immersi in un’esperienza autentica, lontana dal turismo di massa.
Rientro Il rientro è previsto con l’autobus di linea n.20 (biglietti acquistabili al bar ristorante di Campiglia sulla piazza) fino alla Stazione della Spezia.
Guida: Lara Tropia
Numero massimo di partecipanti: 8 persone
Prezzo: 35 euro a persona per tesserati Ponente Outdoor | 40 euro a persona non tesserati
Restano a carico dei partecipanti le spese di viaggio e spostamento da e per il luogo di ritrovo e per il pranzo al sacco.
Dati del percorso
Lunghezza: 11 km
Dislivello positivo: 900 m
Tempo di percorrenza, incluse pause: 7 ore
Difficoltà: Media EE (escursionisti esperti)
Attrezzatura
Scarpe da trekking con suola in vibram, preferibilmente alte alla caviglia.
Zaino da trekking, 20/25 litri.
Guscio impermeabile antivento.
Giacca di piuma leggera.
Acqua 2 litri.
Pranzo al sacco.
Maglia di ricambio
Piccolo kit di pronto soccorso
Sconsigliato l’uso dei bastoncini per la presenza di numerose scalinate strette ed esposte durante il percorso.